Carbone Attivo: Materiale Poroso con Struttura Altamente Sviluppata
Natura e Struttura
Composizione principale: Carbonio (>90%) con tracce di H, O, N derivanti da materie prime o processi di attivazione.
Struttura porosa:
Micropori (<2nm): Adsorbono molecole piccole (gas, solventi)
Mesopori (2-50nm): Adsorbimento macromolecole e vie di diffusione
Macropori (>50nm): Funzionano come "hub di trasporto"
Superficie specifica: 500-3000 m²/g
Processo Produttivo
Materie prime:
Vegetali (legno, gusci di cocco, noccioli)
Minerali (carbone bituminoso, antracite)
Scarti industriali
Carbonizzazione: 400-600°C in atmosfera inerte
Attivazione:
Fisica (800-1000°C con vapore/CO₂)
Chimica (ZnCl₂, H₃PO₄)
Meccanismi di Adsorbimento
Fisico: Forze di van der Waals (reversibile)
Chimico: Legami con gruppi -OH/-COOH (irreversibile)
Classificazione
Per forma:
Granulare (GAC)
Polvere (PAC)
Fibra (ACF)
Per materia prima: Gusci di cocco, legno, carbone
Applicazioni Principali
Ambiente:
Trattamento acque (metalli pesanti, pesticidi)
Purificazione aria (formaldeide, VOC)
Industria:
Recupero solventi
Separazione gas
Medicina/Alimentare:
Purificazione farmaci
Decolorazione alimenti
Rigenerazione
Metodi:
Termica (800-1000°C)
Chimica (soluzioni acide/alcaline)
Biologica (microorganismi)
Durata: Da mesi a 10 anni
Selezione e Precauzioni
Criteri: Superficie specifica, distribuzione pori
Sicurezza: Infiammabile, proteggere da umidità
Conclusione
Il carbone attivo è un adsorbente versatile con applicazioni in espansione nell'energia pulita e tecnologie ambientali avanzate.